Quando mi domandano qual è a parer mio, viaggiatore collaudato, il posto più bello che ho visto al mondo, rispondo da sempre senza indugi: la Polinesia Francese.
Ecco perché, alla proposta di ritornarci per una seconda volta, ho accettato all’istante, già consapevole di quello che mi aspettava ma mai pronto abbastanza alle grandi emozioni che un posto così magico sa regalare ogniqualvolta si abbia la fortuna di viverlo.

Il volo Air Tahiti Nui che mi ha portato da Milano sino a Pepeete, passando per Parigi e Los Angeles, è davvero lungo, molto lungo, ma ognuna di quelle 20 (e oltre!) ore di viaggio vale indiscutibilmente la pena!
Quello che ho trovato al mio arrivo, una volta sceso dall’aereo, è il meraviglioso clima polinesiano che, anche a novembre, garantisce giornate calde ma non afose, perfette per godere di tutte le meraviglie del Pacifico.
3 sono state le isole che ho avuto la fortuna di raggiungere e conoscere, in un viaggio che definirei semplicemente unico e indimenticabile. 

Tahiti è l’isola madre, la più grande, quella in cui si atterra e da cui cominciare la propria avventura.
È probabilmente la più nota ma forse pochi sanno che oltre al bellissimo mare e alle spiagge orlate di palme, essa offre molto di più.
L’entroterra è ricco di spunti per incredibili escursioni naturalistiche, in 4×4 tra i sentieri selvaggi e la jungla più rigogliosa, sino alla valle di Papenoo.
Ricordo ancora l’aria umida addosso, il rumore degli pneumatici nel fango, guadando fiumi e pozzanghere; e ancora i rumori della natura, il verde esplosivo intorno e le impareggiabili viste mozzafiato, su paesaggi totalmente incontaminati e autentici.

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Con un volo Air Tahiti mi sono dunque spostato in quello che era  – ed è rimasto – il mio atollo polinesiano del cuore: Tikehau, nell’arcipelago delle Tuamotu.
Ospite del piccolo ed esclusivo Pearl Beach Resort, mi sono goduto quella che è per me la Polinesia Francese più intima, lì dove staccare la spina da tutto e tutti vivendo al ritmo di Madre Natura.
Le giornate cominciano prestissimo negli incantevoli overwater bungalows dell’hotel, camere da sogno in cui svegliarsi con la vista sull’Oceano Pacifico più bella che si possa immaginare.
Il tempo trascorre tra momenti di relax sulla sabbia corallina e ore passate a mollo con maschera e boccaglio, facendo snorkeling fra il meraviglioso reef che vive attorno alle palafitte.
Ma anche qui le possibilità di escursioni non mancano, partendo in barca alla scoperta dei vari motu, fra uccelli meravigliosi e un mondo sottomarino assolutamente inimitabile.

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Dulcis in fundo, ho semplicemente amato la mia ultima tappa: Moorea.

Distante solo 45 minuti di navigazione da Tahiti, essa fa parte delle Isole della Società ed è la scelta perfetta per chi, oltre alla vita da spiaggia, cerca anche esperienze adrenaliniche ed emozioni memorabili.
Oltre infatti a potermi rilassare sulla splendida spiaggia del Sofitel Moorea Ia Ora Beach Resort, dove l’acqua del mare è talmente limpida da sembrare una piscina, è qui che ho vissuto le avventure più incredibili.
A bordo di un potentissimo quad ho esplorato gli altissimi picchi verdi dell’Isola, quelli che ne delineano lo skyline ma che mai avrei immaginato essere così alti e incontaminati.
Ho percorso pendenze pazzesche, fiumiciattoli e strade sterrate che mi hanno portato a scoprire le immense piantagioni di ananas, che fanno di Moorea la patria di questo frutto dolcissimo e squisito; prelibatezza che ho poi gustato affacciato sul punto panoramico più spettacolare di tutti, dall’alto della grande Montagna Magica che domina imponente l’intera isola.
Ma a conquistarsi uno spazio particolare nel miei ricordi di viaggio migliori è stata l’uscita in barca lungo la costa nord di Moorea, tra la baia di Opunohu e la baia di Cook.
A circondarmi tutti i meravigliosi colori della Polinesia Francese, dal turchese intenso dell’Oceano al verde smeraldo dell’entroterra che, ammirato dal mare, sembra ancor più vivo e brillante, mentre la brezza soffia forte e il sole picchia sulla pelle.
È qui che ho vissuto l’indimenticabile esperienza di nuotare con gli squali e le razze, di toccare per davvero questi animali così affascinanti che mai e poi mai avrei pensato di affrontare così da vicino.

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E mentre il profumo di tiaré, il tipico fiorellino bianco dell’arcipelago, mi inebria ancora le narici, sono sempre più convinto di ciò che pensavo: la Polinesia Francese è  IL VIAGGIO, quello da fare almeno una volta nella vita, quello che auguro a tutti e che non si dimentica mai!

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