Un territorio da scoprire e un appuntamento, importantissimo, da segnare in calendario: 1-9 giugno 2019, White Carrara Downtown, l’attesissima manifestazione culturale che riempirà di eventi e intrattenimento la città di Carrara, dove ho trascorso 2 intense giornate all’insegna delle bellezze di questa piccola provincia toscana.

Non ero mai stato prima d’ora nella città del marmo ed ecco perché ho accolto subito l’invito di IMM Spa, grazie a cui ho avuto l’opportunità di vivere in prima persona il fascino autentico e genuino di una località per me nuova.
La frase che leggo, non appena metto piede a Carrara, è probabilmente quella che meglio può descrivere il mio tour: mi trovo nella città in cui “la bellezza del marmo va in scena 365 giorni l’anno” e sarà infatti proprio questo prezioso materiale il fil rouge di tutto il viaggio.

Prima tappa, il laboratorio dell’artista Michele Monfroni, che con il carbonato di calcio rende concreto il suo spirito creativo, realizzando opere eleganti e raffinate, a volte particolari, preziose e note in tutto il mondo.
E’ un piacere scoprire con lui le proprietà di questo materiale che Michele scalpella fin da bambino, dopo aver appreso l’arte dal padre.
Trascorro nell’atelier qualche ora, il tempo necessario per iniziare a comprendere l’importanza che il marmo riveste per Carrara.

Ma dove poter capire al meglio il suo ruolo per l’economia e lo sviluppo del territorio? Ovviamente nelle cave, dove esso viene estratto dalle Alpi Apuane, candide e brillanti.
Il panorama dalla cima del Monte Gioia mi lascia senza parole, la luce è fortissima e il paesaggio sembra quasi appartenere a un altro pianeta.
Quello che trovo sulla vetta non è però soltanto un cantiere poiché lassù, fra la roccia, si nasconde anche il capolavoro dello street artist Eduardo Kobra, brasiliano di nascita ma molto famoso ovunque.
E’ infatti proprio sulla parete marmorea che l’artista ha voluto rappresentare “David che guarda la luna”, interpretando a suo gusto, con l’aerografo e tanti colori, il volto del David di Michelangelo, che ritorna a vivere fra le cave marmifere dal quale, in origine, è nato per mano del maestro Michelangelo Buonarroti.

Passeggiando per il centro storico di Carrara, poi, ne apprezzo subito la tranquillità, il suo essere una piccola provincia, intima, ma al contempo ricca di punti di interesse e attrattive da scoprire.
La bella Piazza Alberica, con i suoi colori pastello, il Duomo, Piazza Armi e tutti i vicoli pittoreschi da fotografare, fermandosi magari per una gustosa sosta pranzo in uno dei tanti ristorantini tipici.
Da vedere anche l’Accademia di Belle Arti, la più prestigiosa in Italia insieme a quella di Brera e custode di preziosissime opere d’arte nonché il Museo Carmi, in cui ripercorro la storia e i capolavoro di Michelangelo.

Il fascino del territorio trova però terreno fertile anche nei tanti paesini che circondano la città, protetti dalle Alpi tutt’attorno.
Visito Colonnata e me ne innamoro subito, grazie ai suoi scorci graziosissimi, la vista sulle cave e la gastronomia che non delude mai.
Regine del borgo sono le numerose larderie e il re è lui,  il famoso lardo, un prodotto DOP di estrema qualità che qui viene prodotto a partire dalle conche di marmo entro cui matura e si arricchisce di sapore.
Lo degusto e ne acquisto anche un po’ da mettere in valigia, per portare via con me un pezzetto di questa bella e arricchente esperienza carrarese…aspettando il White Carrara Downtown.